Alzheimer, la malattia che ruba i ricordi e spezza i legami

Settembre 21, 2025
Raffaella Cesaroni

In Italia, oltre un milione di persone vive con una forma di demenza, di cui circa 600.000 con malattia di Alzheimer. Ma dietro questi numeri ci sono volti, storie, famiglie. Figli che diventano estranei per le proprie madri, coniugi che assistono impotenti alla perdita di sé dell’altro. L’Alzheimer non colpisce solo chi ne soffre: trasforma radicalmente la vita di chi ama, cura, accompagna. È una malattia che crea stigma, isolamento, dolore. E che oggi, più che mai, ci chiede di agire. Ministero della Salute – Dati epidemiologici

Una società che invecchia, una sfida che cresce

Secondo le proiezioni demografiche, nel 2051 ci saranno 280 anziani ogni 100 giovani. L’invecchiamento della popolazione porterà con sé un aumento esponenziale delle malattie croniche legate all’età, tra cui le demenze. L’Alzheimer è la terza causa di morte tra gli over 65 in Europa occidentale e una delle principali cause di disabilità nella popolazione over 60.

Il Piano Nazionale Demenze: un progetto, non ancora una realtà

Approvato nel 2014, il Piano Nazionale Demenze è lo strumento strategico del Ministero della Salute per migliorare la qualità degli interventi assistenziali. Promuove la diagnosi precoce, la presa in carico integrata, il sostegno ai caregiver e la lotta allo stigma. Ma la sua implementazione è ancora disomogenea, con forti disuguaglianze regionali. Ministero della Salute – Piano Nazionale Demenze

Solo il 27% delle persone con decadimento cognitivo lieve ha accesso a un PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale). Al Sud e nelle Isole la copertura scende al 15-18%, mentre al Nord si attesta intorno al 33%. Questo significa che tre quarti dei pazienti non ricevono un’assistenza strutturata e continua.

Le nuove terapie: una speranza che rischia di restare lontana

La ricerca ha fatto passi avanti. L’AIFA sta valutando l’introduzione di nuove terapie per l’Alzheimer per le forme precoci della malattia. Ma senza una rete diagnostica efficiente e una presa in carico uniforme, il rischio è che queste innovazioni restino inaccessibili per molti pazienti italiani. AIFA – Horizon Scanning 2025[4]

L’impegno delle istituzioni: l’Intergruppo parlamentare Alzheimer

Nel 2023 è nato l’Intergruppo parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer, co-presieduto dall’On. Annarita Patriarca e dalla Sen. Beatrice Lorenzin. L’obiettivo è promuovere una strategia nazionale per garantire accesso equo alle cure, sostegno alla ricerca e coinvolgimento attivo di clinici e pazienti.

Una malattia che cambia tutto

L’Alzheimer può manifestarsi anche in età presenile. Chi ne è colpito perde progressivamente memoria, autonomia, relazioni, lavoro. I familiari diventano caregiver a tempo pieno, spesso senza supporto, senza formazione, senza respiro. La malattia trasforma la casa in un luogo di assistenza, e il dolore in una presenza quotidiana. Ogni giorno, milioni di italiani vivono questa realtà. Circa 3 milioni di persone sono coinvolte direttamente o indirettamente nell’assistenza a pazienti con demenza. Ministero della Salute – Dati epidemiologici

È il momento di agire

La Giornata Mondiale dell’Alzheimer ci ricorda che abbiamo gli strumenti per cambiare la storia della malattia. Ma serve una volontà politica forte, una riorganizzazione del sistema sanitario, un investimento concreto nella rete territoriale e nella formazione dei caregiver.

Ogni paziente, indipendentemente dalla Regione in cui vive, deve poter accedere a diagnosi tempestive e cure innovative. E ogni famiglia deve poter contare su un sistema che non lasci solo chi affronta una delle sfide più dure della vita.

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