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La dimensione psicologica del Covid

Aprile 16, 2021
Raffaella Cesaroni

Il Covid-19 non colpisce solo i polmoni. A distanza di oltre un anno dall’inizio della pandemia i dati ci dicono che sono in aumento ansia e depressione soprattutto tra bambini e adolescenti. Senza scoraggiarsi, è necessario reagire.

Stressati, depressi, demotivati, spaventati, intristiti. Qualcuno di voi vuole aggiungere qualche aggettivo per raccontare quello che la pandemia da Covid-19 sta provocando ai nostri bambini, ai nostri ragazzi? Il giovane Presidente francese Emmanuel Macron si dà una mossa.

Andando a far visita al personale sanitario del servizio di psichiatria infantile dell’ospedale di Reims ha detto: “Abbiamo un problema di salute che riguarda i nostri bambini e adolescenti, che si aggiunge a quello dell’epidemia”. E la salute di cui parla è quella mentale. Ecco perché la Francia corre ai ripari con il rimborso per 10 sedute dallo psicologo per i bambini la cui salute psichica è stata minata dall’emergenza sanitaria e le restrizioni che sono state e sono ancora necessarie per fronteggiarla.

Curo spesso la rassegna stampa del mattino di Sky Tg24 e non mi sfuggono mai gli articoli dedicati dai giornali a questi temi. E li leggo in diretta perché abbiano risalto. Basta cercare “aumento depressione giovani” su Google per immergersi in decine di titoli allarmanti. Provateci.

Ansia, depressione, stress: l’effetto Covid sugli adolescenti (Agi). Pandemia da coronavirus: tra i giovani forte aumento di disturbi di ansia, depressione e tendenze al suicidio (www.firenzetoday.it). Covid, l’allarme degli psichiatri: “Nei prossimi mesi ci aspettiamo 800mila nuovi casi di depressione tra chi si è contagiato ma non solo” (quotidianosanità.it). Allarme suicidi tra i giovani: con la pandemia aumentati del 20% (La Repubblica). Penso basti così per allarmarsi, no?

Se si fanno ricerche ancora più specifiche si ha accesso anche ai dati e vi assicuro che la paura, non solo dei genitori, ma più in generale di tutti coloro che hanno a cuore le giovani generazioni su cui si fonderà il futuro del nostro Paese, non potrà che crescere.

Abbattermi non è da me, instillare paure non è da me. Queste riflessioni non sono fatte per creare panico tra voi che leggete, semmai la mia professione mi porta ad accendere un riflettore serio su un fenomeno che va raccontato e affrontato.

Perché il virus SARS-CoV2 – oltre ai danni che porta alla nostra salute se ti colpisce in maniera pesante – sta provocando a cascata altre silenziose malattie da cui è ancora più difficile guarire perché si nascondono in quella parte del corpo umano che resta la più affascinante e misteriosa, il cervello. Il primo passo per tutti è riconoscerle. E allora, guardando alla Francia (che non sempre fa meglio di noi…) vogliamo seguire l’iniziativa di Macron?  

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