Bentrovati e bentornati! Pensando al modo in cui avrei potuto riallacciare il nostro filo su questo sito, ho pensato di tornare solo più avanti su temi di salute specifici, preferendo scrivere – oggi – su qualcosa a cui siamo costretti ad assistere ormai ogni giorno: esseri umani malnutriti, emaciati, disidratati, ridotti a pelle e ossa. Esseri umani che spesso sono bambini, incapaci di comprendere l’inferno che subiscono. E allora mi chiedo: in un mondo in cui la ricerca scientifica e l’innovazione medica ci permettono di raccontare ogni settimana su Sky TG24 cure sempre più avanzate, terapie personalizzate e conquiste straordinarie della medicina, è impossibile accettare che esistano ancora luoghi dove la guerra impedisce agli esseri umani di alimentarsi. Dove i bambini muoiono di fame o per malattie banali, legate a condizioni igienico-sanitarie disastrose o alla mancanza di vaccini.
La conferma ufficiale della carestia a Gaza da parte delle Nazioni Unite nel 2025 ha reso visibile una tragedia che si consuma nel silenzio: oltre mezzo milione di persone intrappolate nella fame, con bambini troppo deboli per piangere, neonati che muoiono per dissenteria e genitori che non hanno nulla da dare ai propri figli. Carestia confermata per la prima volta a Gaza – ONU Italia
Cos’è la malnutrizione?
Ho deciso, di approfondire e di condividere con voi alcune informazioni, lasciando fuori ogni genere di opinione personale e giudizio. Facciamo insieme una fotografia “scientifica”. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la malnutrizione è uno squilibrio tra l’apporto e il fabbisogno di nutrienti, che può manifestarsi in diverse forme:
- Denutrizione: basso peso per altezza (wasting), ritardo nella crescita (stunting), sottopeso.
- Carenze di micronutrienti: mancanza di vitamine e minerali essenziali.
- Sovrappeso e obesità: eccesso di nutrienti, spesso legato a diete povere di qualità.
Vi metto il link del sito su cui ho cercato e trovato le definizioni che ho scritto sopra, potete consultare da soli e approfondire, se volete. Ogni forma ha conseguenze devastanti, e ogni paese del mondo ne è colpito, in modo diverso.
Malnutrition – World Health Organization (WHO)
I bambini sono le prime vittime
La malnutrizione è responsabile di quasi la metà della mortalità infantile globale. Non si muore solo di fame, ma di infezioni comuni come la polmonite o la diarrea, che diventano letali in corpi indeboliti. Gli effetti della malnutrizione sull’infanzia | UNICEF Italia
Secondo l’UNICEF:
- 161 milioni di bambini soffrono di ritardo nella crescita.
- 99 milioni sono sottopeso.
- 17 milioni sono affetti da malnutrizione acuta grave, la forma più letale.
- 42 milioni sono in sovrappeso, una forma di malnutrizione spesso trascurata.
A Gaza, solo nel mese di luglio 2025, oltre 12.000 bambini sono stati identificati come affetti da malnutrizione acuta, sei volte più che a inizio anno.
Gli adulti: una crisi invisibile
La malnutrizione non risparmia gli adulti. Secondo il rapporto FAO-OMS-UNICEF, che trovate qui e da cui ho preso questi dati:
Rapporto ONU sull’alimentazione 2020, malnutrizione globale in aumento
- 690 milioni di persone soffrono la fame.
- 2 miliardi affrontano insicurezza alimentare moderata o grave.
- La pandemia ha aggravato la situazione, con altri 130 milioni di individui caduti nella morsa della malnutrizione.
Gli effetti sugli adulti includono perdita di massa muscolare, maggiore vulnerabilità alle malattie, complicazioni in gravidanza e allattamento, ridotta capacità lavorativa.
In contesti di guerra come Gaza, Yemen o Sudan, per citare i casi più eclatanti, la malnutrizione negli adulti è spesso sottovalutata, ma ha impatti devastanti sull’intera struttura sociale.
Le risposte umanitarie e scientifiche
Organizzazioni come FAO, WHO, UNICEF e Medici Senza Frontiere stanno intervenendo con alimenti terapeutici pronti all’uso, supplementi vitaminici, cliniche mobili e programmi nutrizionali. Ma sono interventi emergenziali, portati avanti tra infinite difficoltà quando non direttamente ostacolati. Serve un approccio trasformativo, come invocato dalla Rete Mondiale contro le Crisi Alimentari, che integri pace, sviluppo e prevenzione Rapporto Globale sulle Crisi Alimentari: i livelli di fame acuta si …].
Una questione di giustizia
Ogni settimana, nell’approfondimento su salute e sanità che sonduco su Sky TG24 – Health, la domenica alle 9.30 – gli ospiti che scelgo mi raccontano le conquiste della medicina: dalla chirurgia robotica alla terapia genica, dalla prevenzione oncologica alle neuroscienze. Eppure, mentre in alcune latitudini si salvano vite con tecnologie d’avanguardia, in altre si muore per mancanza di acqua potabile o di un vaccino contro il morbillo.
Questa disuguaglianza è inaccettabile. Il diritto al cibo, alla salute, alla dignità non può essere negoziato. Non può dipendere dal luogo in cui si nasce. E la malnutrizione è una ferita che non si vede, ma che lacera milioni di vite. Raccontarla è un dovere. È dare voce a chi non può parlare. È ricordare che la fame non è solo un problema di cibo, ma anche di giustizia.